Il riscaldamento a pavimento è un sistema di riscaldamento della casa ancora poco diffuso, in Italia, ma che ha dei vantaggi significativi. Il riscaldamento a pavimento consente di diffondere il calore in modo uniforme e omogeneo, compatibilmente con le esigenze fisiologiche umane. Un sistema di riscaldamento a pavimento andrebbe a riscaldare di più gli arti inferiori e meno la zona del capo, come viene consigliato dagli esperti.

Da un punto di vista di comfort, infatti, il calore che sale dal pavimento è ottimale: nell’ideale fisiologico, gli arti inferiori dovrebbero essere più caldi rispetto la testa e il calore che sale dal pavimento rende possibile questa condizione.

Se stai pianificando di ristrutturare casa, ecco qualche informazione utile per decidere se e in che modo operare.

Riscaldamento a pavimento: come funziona?

Un impianto di riscaldamento a pavimento, come dice la stessa parola, è un impianto che viene posizionato a terra e distribuisce il calore dal basso verso l’alto, garantendo al contempo un’area di distribuzione più grande e una maggiore omogeneità della distribuzione e liberando gli ingombri dei termosifoni permettendo di usare così il 100% delle pareti delle stanze per mobili e arredi.

L’impianto viene posto al di sotto del pavimento, immerso nel massetto, e può essere composto da serpentine riscaldate tramite elettricità o da una rete di tubi in cui scorre l’acqua calda, molto utile se si ha ad esempio un impianto fotovoltaico.

L’alimentazione può essere garantita da una termostufa a gas o a biomassa, o dalla rete elettrica. Le fonti energetiche da sfruttare sono molteplici ma la rete elettrica è sicuramente tra le soluzioni più immediate e con un budget più contenuto.

Bagno padronale: i vantaggi di accoppiare riscaldamento a pavimento e scaldasalviette

Come abbiamo avuto modo di dire, il bagno è sicuramente l’ambiente più umido della casa e in precedenza abbiamo già dato alcuni utili consigli su come combattere la condensa, nonché quello che richiede talvolta un surplus di calore.

Nel caso del riscaldamento a pavimento c’è da dire che, in caso di uso di un sistema di riscaldamento idraulico, la disposizione delle tubature viene completamente stravolta e questa soluzione tende a essere preferibile quando abbiamo un bagno con una metratura abbondante, mentre per i bagni più piccolini sono preferibili soluzioni tradizionali come i termoventilatori o i termoconvettori.

Riscaldamento a pavimento

Nel caso di un bagno padronale, al contrario, l’accoppiata tra riscaldamento a pavimento con resistenze elettriche e uno scaldasalviette è vincente. Il riscaldamento a pavimento fornisce il calore continuo e omogeneo, lo scaldasalviette acceso al bisogno fornisce quel surplus di calore utile prima della doccia, per il nostro massimo comfort, e dopo per asciugare velocemente accappatoi e asciugamani.

Da un punto di vista d’arredo, gli scalda salviette possono presentare una superficie liscia oppure “a scala”. Sono solitamente rivestiti da resine epossidiche resistenti – ovviamente – al calore, agli agenti chimici e alla corrosione, e in commercio sono disponibili soluzioni adeguate per ogni esigenza d’arredo.

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